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L'altare
Ha la forma di “serliana” vale a dire che lo spazio é tripartito: la zona centrale è archivoltata e le due laterali, ribassate, sono architravate.
La parte centrale, nella quale è inserita la pala, è delimitata da due colonne di marmo brecciato violaceo e capitello d’ordine composito, dietro alle quali stanno due lesene con le stesse caratteristiche ornamentali, e termina con un arco a tutto sesto ornato da spicchi di marmo brecciato. La chiave di volta è rappresentata da una conchiglia stilizzata dalla quale si innestano due racemi fioriti che seguono la curvatura dell’arco.
Nelle due parti laterali sono state ricavate due nicchie nelle quali sono ospitati due angioletti su piedistallo. La composita trabeazione superiore regge due “lampade” costituite da tre sezioni decorative.
L’intera serliana poggia su un altissimo zoccolo alle cui estremità sono collocate due mensole ornate da ricchi motivi a voluta.
Materiali: Marmo bianco di Carrara e diversi altri marmi policromi.
Autore e datazione: Opera dell’architetto veneziano Giorgio Massari (1687-1766) realizzata approssimativamente intorno al 1740.
Provenienza: Dalla distrutta Certosa del Montello, dove fu comperato ( con le due cattedre ) per lire italiane duecento, nel 1812.

 
L'altare
Gli angioletti nelle nicchie
La mensa dell'altar maggiore
Ciborio dell'altar maggiore
Le statue di S. Domenico e S. Rosa
Due angioletti sopra gli accessi al coro
Le due cattedre
I due portali delle sacrestie